mercoledì 19 luglio 2017

Trenbolone how to manage

Trenbolone how to use.


La maggioranza delle persone non sceglie cosa fare ma semplicemente segue quello che fanno altri, leggendo di seguito potrete avere un’idea migliore di cosa stiate facendo e se la cosa sia corretta o comunque pensata bene.
Durata della molecola


Partiamo dall’emivita del Trenbolone, esistono sul mercato 3 diverse varianti: acetato, ennantato ed hex. Le relative emivite dei tre esteri sono 1,5 giorni per l’acetato, 4 giorni per l’ennantato, e 14 giorni per l’hex.
Il Parabolan ovvero la versione con l’estere Hexahydrobenzylcarbonate non è paragonabile all’ennantato, ma decisamente più lunga e a differenza di tutti gli altri esteri ha un rilascio graduale senza generare picco.
Essendo il Trenbolone uno dei più potenti AAS avere rilasci costanti sarebbe la cosa preferibile, per cui la scelta dell’estere più lungo dovrebbe stare al primo posto.
Al contrario di ciò che continuamente sento dire, anche nell’utilizzo femminile occorre utilizzare esteri lunghi, in quanto i side androgeni emergono soprattutto per i picchi di rilascio e serve a ben poco una molecola breve, perché quando il side sarà presente, anche supponendo di non avere più la molecola nel sangue, occorrerà parecchio tempo perché questo se ne vada…se se ne andrà! Il Must è EVITARE i side!
Per l’utilizzo maschile non cambia molto, il concetto è lo stesso.
Perché esistono gli esteri brevi allora?
Semplice, perché sono creati per dare “una botta e via”, non per costruirci un ciclo di settimane che risulta essere un carosello di alti e bassi!
Ricordate quindi che la scelta è quindi : al primo posto Parabolan, al secondo Ennantato, e al terzo Acetato.

Bulk o Cut?


Il tren è una molecola versatile e può essere utilizzata sia in bulk che in cut, anche se la sua caratteristica migliore è quella di creare una massa di qualità superiore.
In Bulk il tren non permette guadagni di massa imponenti, ma sicuramente permette di controllare meglio la crescita della BF, in quanto la sua forza androgena farà sì che gli acidi grassi vengano utilizzati meglio dall’organismo senza depositare. La mancanza di aromatizzazione del tren se per il Cut risulta essere il non plus ultra in bulk diviene un limite per chi ricerca guadagni importanti. Gli estrogeni partecipano alla crescita muscolare, perché portando ritenzione idrica gonfiano i tessuti, che sono più pieni di nutrienti e sostanze e che quindi si ritrovano in un ambiente più favorevole alla crescita.
La mancanza di estrogeni abbassa la BF, e l’organismo quando sente livelli di grasso troppo bassi attiva sistemi che in natura servono alla sopravvivenza e quindi crea un ambiente molto catabolico non utile per la crescita. Detto ciò il tren è potente, e la sua forza premia anche in bulk, ma non è certamente alla pari di un nandrolone, o della accoppiata nandrolone D-bol.
Una scelta piuttosto efficiente per il bulk prevede l’uso di Ossimetolone (Anadrol) e tren in contemporanea. A cosa serve l’ossimetolone, quando il tren è superiore sotto ogni punto di vista? L’ossimetolone porta ad una sensibilizzazione dei recettori ER (estrogenici), per cui ripristina l’equilibrio mancato e in questo modo la crescita cresce esponenzialmente. Altro sistema è quello di abbinare D-bol e tren, anche in questo caso non si sfrutta la forza del D-bol che risulta meno importante di quella del tren, ma il superestrogeno legato all’aromatizzazione del D-bol.
In fase di cut il tren è una delle scelte migliori ma ci sono molecole che se abbinate migliorano la situazione. Occore capire che non bisogna valutare le cose solo in ottica di forza androgena ed anabolica, ma anche dal fatto che le molecole provocano cambiamenti diversi nel corpo; pensando di abbinare al tren le seguenti molecole scriverò a fianco cosa ci dovremmo aspettare di vedere enfatizzato:
  1. Boldenone: vascolarizzazzione
  2. Masteron: maggiore durezza e separazione muscolare
  3. SD: maggiori volumi
  4. Ostarina: maggiore durezza e vascolarizzazione (minor effetto è un sarm)
  5. Primobolan: inutile in cut, può servire per creare tessuto di super qualità in cicli molto lunghi
  6. Winstrol: accoppiata principe per potenziare al massimo l’effetto l’ipolitico, in cut è quasi di obbligo
Questi sono i principali, ma chiaramente ce ne possono essere altri. Si capisce che quindi è sbagliato ragionare solamente in termini di compatibilità recettoriale, soprattutto per il fatto che una molecola tanto più è potente tanto meno sarà necessario usare quantitativi ingenti e ciò permetterà di avere molto spazio libero a livello recettoriale.
Per le donne valgono gli stessi principi, solo occorre fare alcune considerazioni: il corpo femminile ha una percentuale di ormoni androgeni, in natura, molto bassa, ed è sommerso da un mare di estrogeni. Per questo occorre vedere bene la situazione e non esiste una regola specifica, ogni caso è a se! Con l’utilizzo del tren, l’equilibrio ormonale femminile viene completamente ribaltato, per cui anche solo 37 mg/week possono risultare ottimi per asciugare come mai prima, e aggiungere massa! Per mia esperienza andare oltre i 75 mg/week è la CERTEZZA di cadere dentro a side importanti, per cui meglio aggiungere altre molecole piuttosto che aumentare ulteriormente il Tren.

Tren e Deca…
Abbinata perfetta in bulk, il tren fa da supporto e il deca è la molecola che va per la maggiore. Chi considera questa abbinata scorretta, sbaglia, oppure non la considera per il periodo giusto, ovvero il bulk. Per gli amanti del “tirato sempre e comunque”, non va bene, ma quelli comunque e sempre…non cresceranno quanto potrebbero!
Progestinico


Il tren è fortemente progestinico, e questo è un problema per l’uso maschile, mentre è un grande vantaggio per quello femminile. Il progesterone è un ormone che serve a molteplici funzioni nella cascata ormonale, ma è anche l’ormone che provoca maggiore differenza tra uomo e donna, essendo un ormone femminile avere una forte stimolazione sui siti recettori progestinici a livello maschile comporta parecchi problemi.
La prolattina è un effetto non la causa del problema, per cui giusto usare antiprolattinici nel caso i livelli siano troppo elevati, ma sarebbe bene prevenire questa cosa non facendo elevare i livelli. Per farlo, il sistema più semplice è tenere basso l’estradiolo, è infatti la concomitanza di estradiolo elevato e stimolazione progestinica che innesca l’innalzamento dei livelli di prolattina. Tenere quindi sotto controllo gli estrogeni aiuta ad evitare il problema.
L’utilizzo del tamoxifene diminuisce la stimolazione progestinica del tren, per cui utilizzare il Nolvadex con Trenboloni e Nadroloni è consigliato, se non altro perché prendendo posto sul recettore lascia libero l’AAS che potrà quindi legarsi ai recettori AR come desiderato. (il nolvadex potenzia l’effetto di nandroloni e trenboloni)
Per le donne tutto ciò non si presenta, e la stimolazione progestinica non porta problemi ed è stupido utilizzare antiprolattinici, l’unico eventuale problema può derivare da una leggerissima ritenzione, ma controllando gli estrogeni sparisce immediatamente.

Tossicità


Il trenbolone può trasformarsi in un vero e proprio killer per fegato e reni e purtroppo questa cosa viene spesso sottovalutata, o addirittura risulta sconosciuta.
Il problema sta nella capacità smisurata di portare ritenzione di azoto e quindi l’anabolismo di tale molecola; se a ciò aggiungo un forte apporto proteico la quantità di ammoniaca prodotta dalla sintesi proteica risulta troppo elevata e va a gravare su fegato e reni danneggiandoli. Oltre i 3,5 gr/kg di proteine portano a un certo affaticamento epatico e nefrotico.  A questo punto parliamo anche di dosaggio: 225 mg/week solitamente bastano per arrivare a saturare una sintesi proteica che copra 3,5 gr/kg, questo è un valore ENORME anche se non sembra. Nel normale apporto proteico di una dieta le proteine che effettivamente diventano aminoacidi che partecipano alla sintesi proteica sono una parte esigua, il trenbolone è in grado di far sì che questa parte diventi enorme…come enorme diviene il lavoro metabolico relativo e il numero di scorie.
A questo punto capirete che il trenbolone non deve essere la base di un ciclo di steroidi ma uno steroide di supporto per migliorare il ciclo, fare cicli a 600 mg /week di tren è un ottimo sistema per farsi male…tanto!

…e il Testosterone resta il re!

A questo punto parliamo solo al maschile, perché questo passaggio non riguarda le donne.
Il trenbolone non può in nessun caso sostituirsi al testo, e visto il livello di soppressione elevato dell’asse l’utilizzatore si ritroverà ben presto senza testo e senza estrogeni… A dire il vero questo è ricercato nelle gare le ultime 2/3 settimane, ma a mio parere le gare non sono mai una cosa buona! Per un utilizzatore che voglia migliorare il proprio aspetto o che voglia diventare enorme il solo tren è un’ipotesi da scartare al più presto.
La base DEVE essere il testosterone, e il rapporto minimo tra Testosterone e Trenbolone deve essere non meno di 3 a 1.

Concludendo


Queste sono una serie di considerazioni che ho estrapolato da una ricerca ed analisi sia sul campo che su libri e internet che danno l’idea di come l’utilizzo di farmaci sia un gioco piuttosto difficile, c’è chi giustamente lo paragona ad una partita a scacchi, ricordatevi che in quella partita non c’è in gioco solo il vostro aspetto e forza ma anche la vostra SALUTE.

martedì 18 luglio 2017

Trenbolone Hexahydrobenzylcarbonate

Parabolan (Trenbolone Hexahydrobenzylcarbonate)


Panoramica e storia del Parabolan

Parabolan è il marchio e nome commerciale dello steroide anabolizzante Trenbolone Hexahydrobenzylcarbonate, abbreviato comunemente e informalmente come Tren Hex o Trenbolone Hex. È una variante esterificata a lunga vita attiva dello steroide anabolizzante Trenbolone, che è più popolare sotto forma di Trenbolone Acetato (una variante esterificata molto attiva di trenbolone). L'estere Hexahydrobenzylcarbonate estende l'emivita del Trenbolone nella misura di 14 giorni piuttosto che i 3 giorni, del Trenbolone Acetato.Il Trenbolone in entrambi i casi ha visto brevi periodi di utilizzo come medicinale medico approvato per uso umano; il Trenbolone Acetate è stato commercializzato per un breve periodo negli anni '80 come Finajet e Finaject prima di essere rimossi dal mercato e disapprovati per uso umano nel 1987. Parabolan È stato ritenuto più adatto all'uso umano durante la sua esecuzione sul mercato dei farmaci da prescrizione a causa delle sue proprietà di rilascio più a lungo rispetto al rapido Trenbolone Acetato, rendendolo molto più adatto e confortevole per uso clinico e medico con iniezioni meno frequenti. Il Trenbolone , non importa l'estere ad esso collegato, è conosciuto come il più potente steroide anabolizzante in uso da atleti e bodybuilders.

Durante il periodo di produzione del Parabolan come medicina approvata per uso sull’uomo, è stata utilizzato principalmente in Francia come farmaco per il trattamento di perdite di muscolo, per il trattamento della malnutrizione, e come farmaco per trattare varie forme di osteoporosi. A causa della natura estremamente androgena del Parabolan (circa 5 volte la forza androgena del testosterone), vi erano problemi per la somministrazione ai bambini (in particolare alle femmine). Il suo utilizzo in altri tipi di pazienti tradizionalmente sensibili all'androgeno (come ad esempio gli anziani e le femmine adulte) non è stato così problematico. Il Parabolan ha avuto molto successo sul mercato dei farmaci  da prescrizione francese per un lungo periodo, ma nel 1997 è stato intenzionalmente interrotta la produzione da Negma. Ciò è dovuto principalmente alla questione dell'aumento della isteria e del sentimento antisteroide durante la fine degli anni '80 e nei primi anni '90 che hanno spinto molte aziende farmaceutiche a interrompere completamente ed eliminare la produzione di steroidi anabolizzanti, in particolare gli steroidi anabolizzanti utilizzati più dagli atleti . Tuttavia, una quantità estremamente piccola di Parabolan è ancora oggi prodotta (anche se non in Francia e non farmaceutico), ed è un prodotto estremamente raro. Il Parabolan è quasi tutto contraffatto e nella maggioranza dei casi è sostituito con la versione con estere ennantato, che seppur presenti un emivita discretamente lunga ha comunque il difetto di produrre un picco ematico notevole e comunque non ha un rilascio neppure lontanamente paragonabile al Parabolan. Per capirsi, con un ennantato, i livelli ematici abbastanza stabili si ottengono dalla 4 o 5 iniezione, facendo iniezioni ogni 4 giorni , con il parabolan i livelli sono stabili dalla prima iniezione ed è sufficiente un’iniezione a settimana!

Il Trenbolone in generale non è approvato per uso umano, tuttavia alcuni studi clinici lo considerano uno steroide anabolizzante più selettivo di altri, dandogli così il potenziale per una applicazione medica [2].


Caratteristiche chimiche di Parabolan

Il Trenbolone è un derivato sintetico del Nandrolone, il che significa che è una modifica del Nandrolone. Ciò significa anche che anche il Trenbolone è classificato come un composto nullo, il che significa che manca il 19 ° atomo di carbonio che è tipicamente contenuto nel Testosterone e da tutti gli altri steroidi anabolizzanti (tranne appunto il Nandrolone). Sia il Nandrolone che il Trenbolone sono altamente Progestinici, il che significa che espongono l'attività progestinica all'interno del corpo e mostreranno diversi gradi di interazione con il recettore di progesterone.

Il Parabolan ha un'affinità significativamente maggiore per il recettore androgeno, con il risultato che Trenbolone è molto più potente del suo ormone genitore Nandrolone [3]. Il Trenbolone possiede 5 volte la resistenza muscolare anabolizzante rispetto al testosterone, mentre la valutazione anabolica del testosterone è di 100 e la valutazione anabolica del Trenbolone è di 500.
Il Trenbolone è completamente resistente all'aromatizzazione (la conversione in estrogeno), poiché l'enzima aromatasi (l'enzima responsabile dell'aromatizzazione) non può riconoscere Trenbolone come un substrato appropriato per la reazione chimica [4]. Questo è diverso rispetto al Nandrolone, che è solo più resistente all'aromatizzazione rispetto al testosterone, piuttosto che completamente immune ad essa come appunto il Trenbolone
Il Trembolone ha una grande resistenza al metabolismo nel corpo. Questo gli permette di rimanere attivo più a lungo rispetto alla maggior parte degli altri steroidi anabolizzanti, e questo è evidente anche dal fatto che la maggior parte del Trenbolone escreto nelle urine è nel suo formato originale piuttosto che come metabolita. Questo di fatto ne allunga la vita attiva e la biodisponibilità ad un valore di giorni non certo, erroneamente si considera che il trembolone abbia un effetto di sottoregolazione dei recettori del cortisolo, in realtà è la sua capacità di rimanere legato al recettore AR per un periodo lunghissimo che fa si che il cortisolo non abbia effetto. Questa cosa è da considerare positivamente, mentre la caratteristica di essere piuttosto difficile da disattivare a livello epatico provoca una certa tossicità, che si estende anche a livello renale. Se a questa si aggiunge una dieta con alto apporto proteico il lavoro epatico va in crash e i livelli di ammoniaca salgono troppo creando danni irreparabili a livello renale. Tanti, TROPPI utilizzatori hanno sottovalutato, e stanno sottovalutando, questo pericolosissimo side del Trembolone e arrivano addirittura ad usarlo come metodo di valutazione della bontà del prodotto! Molte volte ho sentito considerazioni sulla bontà di un prodotto valutando il come le urine fossero diventate scure…ma non valutando l’avvicinarsi della dialisi!!!
Il Trenbolone è un’arma potente e come tale merita RISPETTO.


Proprietà del Parabolan nell’uso (abuso) sportivo


Il Parabolan è uno steroide anabolizzante estremamente versatile per atleti di tutti i tipi e per i bodybuilder e può essere utilizzato per qualsiasi scopo desiderato. È uno steroide anabolizzante estremamente potente che non richiede dosi elevate per ottenere prestazioni favorevoli o modifiche fisiche anche se spesso non si capisce e si usano dosaggi inappropriati. È 5 volte più potente del testosterone, rendendola una scelta valida per la massa anche se non la migliore, mentre risulta ottimale per l'aumento della forza e / o il miglioramento della qualità della massa magra. Il valore aggiunto del Parabolan è l'impossibilità di essere aromatizzato in estrogeni, con conseguente assenza di ritenzione idrica . Il risultato è una completa mancanza di effetti collaterali correlati all'estrogeno, permettendo all'utente di evitare completamente l'aspetto gonfio che gli androgeni pesanti aromatizzabili (come Dianabol) producono.

Naturalmente, il Parabolan può essere facilmente utilizzato allo scopo di perdere grasso, per le sue caratteristiche fortemente androgene quindi lipolitiche e anticorticosteridee che permettono di limitare fortemente il catabolismo muscolare anche in regimi ipocalorici spinti.

Parabolan Trenbolone Hexahydrobenzylcarbonate
Nome chimico: 17beta-Hydroxyestra-4,9,11-trien-3-one
Peso molecolare: 410,55 g / mol
Formula: C26H34O4
Produttore originale: Negma Laboratories
Emivita: 14 giorni
Tempo di rilevamento: 4 - 5 mesi
Valutazione anabolica: 500
Valutazione androgenica: 500


Riferimenti:

[1] J. Mathieu, Proc. Simp. Drug Res. 1967, p. 134. Chem.lnst. Can., Montreal, Canada.

[2] Selettività tissutale e potenziali applicazioni cliniche di Trenbolone (17beta-idrossiestra-4,9,11-trien-3-one): un potente steroide anabolizzante con ridotta attività androgenica ed estrogenica. Yarrow JF, McCoy SC, Borst SE. steroidi. 2010 Giu; 75 (6): 377-89. Doi: 10.1016 / j.steroids.2010.01.019. Epub 2010 4 febbraio.

[3] Caratterizzazione dell'affinità di diversi anabolici e ormoni sintetici al recettore umano androgeno, globulina legante dell'ormone sessuale umano e al recettore del progestinico bovino. Bauer, Meyer et al. Acta Pathol Microbiol Imunol Scand Suppl 108 (2000): 838-46.

[4] Congeneri unici di steroidi per studi sui recettori. Ojasoo, Raynaud. Cancer Research 38 (1978): 4186-98.

[5] www.steroidal.com

venerdì 24 marzo 2017

Nandrolone (Deca Decadurabolin NPP)

Nandrolone
Esistono diverse forme (esteri) in cui si presenta la molecola del nandrolone, i 2 più famosi sono:
Decadurabolin (nandrolone decanoato)
NPP (nandrolone phenyl propionato)
Il nandrolone decanoato, è forse il secondo, più noto, steroide anabolizzante iniettabile dopo il testosterone. In passato e ancor oggi in USA, esiste la credenza che per ottenere i migliori risultati occorra includere il Deca al proprio ciclo. In realtà questo composto non ha proprietà anabolizzanti particolari che altri steroidi iniettabili non possano avere, ma se abbinato ad un forte androgeno permette guadagni di massa considerevoli in campo maschile e per la sua caratteristica di stimolazione progestinica, unita alla medio bassa androgenicità lo rende adatto ad un utilizzo femminile.
La versione NPP differisce dal Decaonato per la lunghezza della vita attiva del farmaco, la scelta di una versione o dell’altra si effettua in funzione delle caratteristiche che deve avere il ciclo, e soprattutto con un occhio sulla coda di rilascio del farmaco. Erroneamente viene considerata la versione NPP più adatta ad un uso femminile, quando invece è sicuramente il decaonato il migliore in questo campo, il motivo va ricercato nella stabilità dei livelli ormonali e a una curva di rilascio molto lenta, che permette di rendere efficaci dosaggi molto più bassi, evitando quindi gli effetti collaterali androgeni; l’idea che l’NPP presenti una via di uscita rapida quando gli effetti collaterali si manifestano è pura follia! Se siete donne e gli effetti collaterali mascolinizzanti si manifestano, dimenticatevi di lasciarveli alle spalle in breve tempo perché probabilmente sarà già troppo tardi e forse dovrete tenerveli per sempre…
Paradossalmente proprio questa idea sbagliata per utilizzo femminile, calza in quello maschile, o almeno nella parte degli effetti collaterali, che in campo maschile si presentano a livello estrogenico, e appunto poter uscire velocemente dal ciclo permette di limitare i danni.
Ricordo a tutti che buona parte degli effetti collaterali nel caso maschile è reversibile, ma in quello femminile non si può dire altrettanto, per cui invito il pubblico femminile a pensarci bene prima di buttarsi tra le braccia di pseudopreparatori!
Perché il Decadurabolin risulta essere così famoso?
Negli anni passati, il testosterone e il nandrolone erano gli unici farmaci iniettabili  disponibili per culturisti, tolta qualche altra rara eccezione che comunque rimaneva non accessibile ai più . Il controllo degli estrogeni esisteva in forma minore, per questo motivo, il nandrolone grazie ad un basso tasso di aromatizzazione era molto apprezzato.
L’estrogeno del nandrolone risulta essere decisamente meno potente dell’estradiolo stesso.
Altra caratteristica peculiare è che l’estrogeno del nandrolone ha una forza di legame elevata sui recettori, per cui quando veniva abbinato al famoso D-bol, ne limitava i fortissimi effetti collaterali estrogenici, perché i recettori erano già occupati dall’estrogeno del nandrolone; proprio per questo in passato l’abbinamento Deca D-bol ebbe tanto successo.
Effetti del nandrolone sui capelli e sulla pelle
Un ulteriore vantaggio del nandrolone è che questo composto è relativamente mite in termini di effetti collaterali negativi sul cuoio capelluto e la pelle. Questo perché l'enzima 5-alfa reduttasi agisce in modo limitato sul nandrolone, mentre al contrario molti altri steroidi anabolizzanti  questo enzima agisce in modo molto più deciso aumentando di fatto la potenza androgena a discapito di quella anabolica della molecola originaria.
Nandrolone ed articolazioni
Il nandrolone risulta portare sollievo in tutte le situazioni in cui ci si trovi di fronte a dolori articolari o tendinei. Non è ancora chiaro se questo sia dovuto ad un effetto antinfiammatorio o se agisca direttamente sulla sintesi di nuovo collagene, gli studi sono contraddittori, e la maggioranza di essi boccia nella totalità gli steroidi anabolizzanti per tale scopo, ma mi sento di ricordare a tutti che fino a non molto tempo addietro l’intera comunità medica rifiutava di riconoscere la capacità di aumentare le prestazioni negli atleti di tutti gli anabolizzanti… Anche a bassi dosaggi si può utilizzare questo farmaco per scopi lenitivi sulle articolazioni, ed infatti in alcuni cicli viene previsto come farmaco a tutela delle articolazioni e non per lo scopo di crescita muscolare.
Nandrolone e soppressione dell’asse
Si sentono pareri contrastanti a riguardo, e qualcuno si chiede perché in passato si utilizzasse come farmaco singolo in brevi cicli e gli utilizzatori non riportassero gravi soppressioni dell’asse, ed addirittura tutto procedesse bene anche senza una PCT, mentre in altri casi si parla di DECA DICK, ovvero della perdita di libido e di capacità di erezione totale!
Facciamo chiarezza:
Bassi dosaggi di nandrolone saranno verosimilmente poco soppressivi, decisamente meno soppressivi di testosterone o altri androgeni, probabilmente è uno dei farmaci meno soppressivi in assoluto sull’asse. Allora perché alcuni riportano un impatto catastrofico? Il motivo risiede nella sua progestinicità. I nandroloni sono progestinici, per cui tale stimolazione nell’uomo è deleteria perché il progesterone è uno dei principali, se non il protagonista, ormoni destinati a distinguere il sesso di un individuo. Come una stimolazione androgena porta a mascolinizzazione  in una donna, una stimolazione progestinica porta femminilizzazione in un uomo, o almeno effetti piuttosto sgradevoli, come l’innalzamento della prolattina con relativa galattorrea, e blocco dell’asse.
Risulta quindi chiaro che sarà opportuno non programmare cicli troppo lunghi e con dosaggi elevati di nandrolone per non avere a che fare con questi problemi. Il controllo del progesterone non è affar semplice, e anche i farmaci a disposizione non sono così accessibili. Un farmaco però che non dovrebbe mai mancare in abbinamento al nandrolone è il Nolvadex, perché oltre ai recettori estrogenici, si lega anche a quelli progestinici, evitando almeno in parte, la stimolazione da parte del nandrolone. Non pensate però che con del semplice tamoxifene il problema sia risolto, ma è solo tamponato, e se il ciclo perdura per troppo tempo o i dosaggi saranno troppo elevati il nolvadex non riuscirà ad arginare la situazione!

martedì 21 marzo 2017

Vitamina D3 Colecalciferolo

Colecalciferolo (Vitamina D3)
Occorre subito fare una precisazione: questa molecola è di fatto uno steroide, e partecipa a molte funzioni nel nostro organismo, si lega quindi a particolari recettori cellulari stimolando l’assorbimento del calcio…ma non solo.
L’organismo è in grado di sintetizzare a livello di epidermide, tramite la luce, la Vit D3 partendo dal deidrocolesterolo; la quantità prodotta endogenamente è quindi legata all'esposizione solare, si capisce quindi che in alcune situazioni o periodi dell’anno in cui ci sia mancanza di luce, tale produzione viene compromessa e sia quindi opportuno sopperire con un’integrazione.
Con il termine vitamina D si intendono tutti i composti che presentano l'attività biologica del calciferolo ma non tutte le forme sono attive così come si presentano, e non tutte le forme hanno la stessa potenza, la più efficace risulta essere appunto la vitamina D3.


Le funzioni della Vit D3
La principale funzione della Vit D3 è l’assorbimento del calcio da parte dei tessuti bersaglio, quindi ossa cartilagini e tendini.
La Vit D3 ha incidenza diretta nella metabolizzazione epatica di IGF1, e da alcuni studi risulta che i livelli di IGF1 si elevano direttamente in funzione della presenza di Vit D3
La Vit D3 ha un effetto di “sensibilizzazione” dei recettori AR, si è notato che dopo supplementazione  di colecalciferolo i livelli plasmatici di testosterone libero diminuivano rapidamente, questo dovuto ad una maggiore disponibilità di legame da parte dei recettori.
La Vit D3 promuove quindi sia la crescita e la salute ossea, che quella dei tessuti muscolari; questo è anche confermato dal fatto che una carenza cronica di Vit D3 provoca osteoporosi e fragilità ossea, ma anche forti dolori muscolari e fragilità dei tessuti.
La Vit D3 ha un ruole di attivazione dei Linfociti T, per cui è protagonista nell'efficienza delle difese immunitarie dell’organismo
La Vit D3 ha un ruolo nella protezione verso il cancro al colon. Da uno studio fatto nel 2010 risulta l’effetto protettivo della Vitamina D3, analizzando l’incidenza del cancro al colon e i livelli medi registrati di Vit D3 dei soggetti interessati. Lo studio ha coinvolto diverse nazioni per cui la vastità dei soggetti lo rende perfettamente attendibile.
Livelli di riferimento
I livelli plasmatici di riferimento sono compresi tra i 60 ng e i 100 ng, livelli inferiori indicano una mancanza di Vit D3, ma quando questi livelli scendono sotto i 40 ng, si possono riscontrare problemi per la salute.

Quanta assumerne
Non esiste un quantitativo certo per l’integrazione di vit d, un valore intorno ai 4000ui/die dovrebbe essere corretto, ma per esserne certi occorrono esami ematici a conferma. Un eccesso di Vit d solitamente si presenta con nausea e problemi intestinali, ma anche in forma silente, e alla lunga crea problemi ai reni.

venerdì 10 marzo 2017

Diazide Dyazide Triamterene

Triamterene (Diazide)(Dyazide)
Questa molecola fa parte dei diuretici risparmiatori di potassio.
All'interno di questa categoria ci sono farmaci che agiscono in modo decisamente diverso, la caratteristica del Triamterene è quella di agire direttamente sulla ricaptazione del sodio a livello renale inibendone l’ingresso nei canali preposti a livello  del tubolo, un’altra molecola fa questo ed è l’Amiloride presente nel Moduretic.
Il Triamterene viene quindi utilizzato per abbassare i livelli di sodio e conservare quelli di potassio, un suo utilizzo dovrebbe prevedere un controllo, a livello ematico, degli elettroliti.
Se pur considerato un farmaco abbastanza “sicuro”, ogni tipo di diuretico merita un’attenzione alta, se viene assunto in corrispondenza di una assunzione di potassio per lungo periodo può portare alla MORTE per arresto cardiaco…questo dovrebbe far riflettere tutti i faciloni, che quando vedono un po di ritenzione di fronte allo specchio, invece di pensare a correggere dieta ed estrogeni, usano la scappatoia di un diuretico!
Tornado al Triamterene è un farmaco difficilmente reperibile, e il nome commerciale noto è il Diazide.

Quando viene utilizzato?
Solitamente è utilizzato per ridurre edemi o stati di scompensi cardiaci dovuti a livelli sodici elevati, ma anche nel caso di livelli di potassio troppo bassi per equilibrare il quadro. Nel BB è spesso usato senza alcun criterio semplicemente con la convinzione di togliere acqua. Questo errore è dovuto all'ignoranza degli atleti, spesso legati all'ignoranza dei preparatori che li seguono.
Il Triamterene dovrebbe essere utilizzato solo con esami ematici, di modo da stabilire il giusto livello di sodio, e con l’integrazione, MIRATA, di potassio ottenere il bilancio elettrolitico perfetto.
Chi fa questo, unendolo all'utilizzo di altri diuretici ottiene le forme più strepitose, legate alla durezza e vascolarizzazione tanto care alle giurie moderne…
Paradossalmente è un farmaco poco utilizzato in Europa, dove si premia la vascolarizzazione, e piuttosto frequente oltreoceano dove si preferisce volume ad essere squartati.
Un abuso del farmaco provoca deplezione del sodio, ciò si traduce in muscoli poco reattivi e mancanza di forza, l’errore classico di chi si prepara al contest è quello che vedendosi allo specchio svuotato, aumenti addirittura la dose pensando che togliendo ancor più sodio otterrà un aspetto più roccioso, la situazione precipita quando si unisce la mancanza di acqua e magari si integra con ulteriore potassio, e qui si finisce in ospedale.
Come ormai sarà chiaro, non amo i diuretici, in quanto li ritengo farmaci da usare quando esistono problemi veri, problemi che minacciano la salute della persona. Personalmente amo i volumi, e non do un peso esagerato alla vascolarizzazione, penso che se le giurie arrivassero a capirlo ci sarebbe una grossa svolta salutistica nel campo del bodybuilding.

martedì 7 marzo 2017

Il problema progesterone e prolattina nel BB e i farmaci antiprogestinici

Antiprogestinici
Spesso si associa a molecole come il nandrolone e il trenbolone, attività progestinica, ma si interviene poi solo sull’effetto collaterale senza tentare di impedirne l’insorgenza, ovvero: l’iperprolattemia.
E’ infatti uso comune associare alle molecole con attività progestinica, farmaci antiprolattinici, il più forte dei quali la carbegolina.
Non si considera però il fatto che alti livelli di progesterone sono compromettenti in termini di guadagni, e come ho potuto constatare più volte dosaggi bassi di molecole come il trembolone o dosaggi alti, portano agli stessi risultati, in quanto il progesterone limita l’anabolismo promuovendo catabolismo con maggiore sintesi di cortisolo e stanchezza cronica.
Ci sono alternative? La prima sarebbe quella di evitare gli steroidi anabolizzanti per non crearsi problemi che poi non si è in grado di controllare, ma ritengo che questo sia un pò inutile, in quanto chi ha deciso di fare uso di tali sostanze lo farà comunque anche non sapendo minimamente come controllarle…
Quindi il sistema migliore, ma sicuramente più difficile in assoluto, è quello di utilizzare farmaci antiprogestinici, che permetteranno di poter sfruttare la potenza anabolica ed androgena di nandroloni e trenboloni .
Ricordo a tutti che questi farmaci sono TUTTI IMMUNOSOPRESSORI, e presentano rischi notevoli per la salute, la mia informazione è solo a scopo didattico, per promuovere la conoscenza delle cose, non per invitare nessuno ad utilizzare farmaci senza il controllo e la prescrizione di un medico.
L’utilizzo di un inibitore della biosintesi come il Cytadren funzionerebbe in modo ottimale, solo il limite è legato al fatto che si ha un’inibizione immediata della biosintesi endogena di tutti gli ormoni: androgeni, estrogeni, e corticosteroidi.
Soprattutto in passato gli atleti lo hanno fatto nelle ultime settimane pre contest, per ottenere un aspetto il più duro e asciutto possibile, ma con collaterali pesantissimi, il povero Andreas Munzer, è probabilmente morto a causa di un utilizzo spregiudicato, di farmaci e sicuramente gli inibitori della biosintesi hanno giocato un ruolo fondamentale…
Detto questo un’alternativa, leggermente meno pericolosa sono farmaci studiati per la cura dell’endometriosi, che agiscono bloccando i siti recettori del progesterone, e in parte limitandone la biosintesi.
Di seguito ho elencato i principali:   


Mifepristone
Si tratta della famosa pillola abortiva tanto contestata RU486, che permette alle donne di poter abortire senza metodi, invasivi/meccanici e non richiede l’ospedalizzazione.
Il farmaco non viene utilizzato per la cura dell’endometriosi, anche se ha tutte le carte in regola per funzionare.
Il farmaco agisce come fanno i serm, ovvero legandosi fortemete ai recettori progestinici, impedendo al progesterone di raggiungerli, dando uno stimolo debole/nullo.
Risulta comunque un farmaco anti androgeno e antiglucocorticoideo, per cui non adatto ad un ciclo di sostanze anabolizzanti in quanto con il tempo pregiudica i guadagni e porta a immunosoppressione; si potrebbe ( condizionale d’obbligo), considerare come farmaco d’emergenza in situazioni in cui i livelli di progesterone siano stellari
Danozolo
Farmaco in passato utilizzato per la cura dell’endometriosi, ora caduto quasi in disuso per gli effetti collaterali androgeni.
Si lega ai recettori progestinici e androgeni, in più ha la capacità di bloccare diversi enzimi responsabili della biosintesi del progesterone.
Provoca una forte inibizione dell’asse abbattendo i livelli ipofisari di LH e FSH, per cui sia negli uomini che nelle donne provoca sterilità.
In un ciclo di steroidi presenta problematiche di carico epatico che sono soggettive, per cui occorre fare analisi per capire l’andamento degli enzimi epatici.
La sua attività androgena, inizialmente definita “lieve” dal produttore del farmaco, sembra essere invece piuttosto marcata visto gli effetti collaterali di virilizzazione pesante in ambito femminile, che ne hanno decretato la fine come farmaco per l’endometriosi; tuttavia potrebbe essere una scelta da parte di un utilizzatore “spregiudicato” maschile che intenda utilizzare molecole come il trenbolone ad alti dosaggi e voglia limitarne l’attività progestinica.
Gestrinone

Farmaco praticamente irreperibile in europa, nato per la cura dell’endometriosi presenta caratteristiche androgene che lo rendono di fatto anabolizzante, anche se non sono presenti studi che ne riportino dati certi riguardo alla potenza.
Il Guru Patrik Arnold, padre dei pro ormoni, studiò questa molecola e penso bene di unirla al trenbolone per poter ottenere un farmaco che unisse le caratteristiche di potenza del trenbolone, eliminandone i collaterali progestinici; il risultato fu il THG tetraidrogestrinone, che per diversi anni fu invisibile ai controlli antidoping, fino a quando nel 2003 scoppiò lo scandalo Balko, e diversi atleti risultarono positivi a tale molecola. La Balko forniva illegalmente tale farmaco agli atleti, e se non fosse stato rivelato, in forma anonima, da parte di un allenatore, ad un laboratorio IOC/ Wada, probabilmente non sarebbe mai stato trovato.
A parte i dati “inventati”, che potrete trovare in rete, non è dato sapere la potenza di tale farmaco, in quanto non è mai stato utilizzato in medicina e mancano studi.
Le evidenze sono puramente sperimentali da parte degli atleti, che riportavano guadagni di forza e massa uniti a forti perdite di massa grassa senza accumuli di grasso indipendentemente dal regime calorico.
L’effetto collaterale più pericoloso era legato alla sua affinità per i recettori glucocorticoidi, che comportava con il tempo una forte immunodeficienza.